Come scegliere le piastrelle del bagno

 

In tema di arredo bagno, la scelta delle piastrelle costituisce una tappa di fondamentale importanza che non può essere lasciata al caso.

Se le foto delle mattonelle presenti sul web possono darci un’idea di partenza, soltanto la loro visione diretta ci permetterà di fare una scelta adeguata e senza ripensamenti. Attraverso le sole immagini non è infatti possibile rendersi conto della qualità del materiale, della finitura e, soprattutto, della resa in casa.

Avendo le idee chiare su quello che vuole essere il risultato finale (visionare esempi della loro disposizione in negozio è di grande aiuto) si può giungere a una decisione il più serena possibile. Ecco qualche consiglio.

 

Come scegliere le piastrelle del bagno? I fattori da prediligere

Un fattore determinante nella scelta delle piastrelle per il bagno è la qualità, sulla quale non si può né si deve lesinare. La stanza da bagno è, per sua natura, uno dei luoghi più umidi della casa, e piastrelle poco funzionali favorirebbero, a lungo andare, l’insorgenza della muffa o di condizioni poco igieniche. Meglio scegliere materiali facili da pulire e resistenti agli urti e ai graffi nonché alle macchie, perché garantiscono una più lunga durata nel tempo.

Altro aspetto da tenere in considerazione è il prezzo. Se delle piastrelle per il bagno economiche risultano allettanti, in particolar modo in fase di ristrutturazione, meglio effettuare un investimento iniziale maggiore che ritrovarsi a dover affrontare spese ben più onerose a distanza di pochi anni.

 

Piastrelle per il bagno, quali sono i materiali più adatti?

Non tutti i materiali sono appropriati in fatto di rivestimenti del bagno. Quelli da prediligere sono il gres porcellanato – perfetto soprattutto per chi è alla ricerca di piastrelle resistenti – e le pietre naturali che hanno, di contro, dei prezzi più elevati.

Il gres porcellanato ci permette di scegliere tra piastrelle per il bagno colorate, con decorazioni e motivi differenti per un’alta personalizzazione dell’ambiente. Le pietre naturali, invece, regalano alla stanza un aspetto più neutro e confortevole. Ultima, ma non in ordine di importanza, è la ceramica, che vanta facilità di pulizia e manutenzione.

 

Quali piastrelle per bagni moderni?

Bagni moderni, con o senza piastrelle? Questo è il dilemma. Se qualche decennio fa hanno costituito la scelta – forse obbligata – nel rivestimento dei bagni anni ‘70, oggi sono tra le protagoniste assolute di una delle stanze, in genere, meno considerate della casa.   

Con mosaico, finitura legno o cemento, le piastrelle per bagni moderni sono accomunate dalla versatilità. Attualmente si può giocare molto con le fantasie di ultima tendenza: dall’effetto tessuto a quello tridimensionale.

Le mattonelle per bagno patchwork, ad esempio, costituiscono una delle migliori opzioni per bagni moderni colorati.  Le cementine sono perfette per sbizzarrirsi con i più disparati motivi grafici, creando mix in linea con le proprie preferenze.

 

Quale rivestimento per un bagno con pavimento effetto legno?

Tra le idee per le piastrelle da bagno da abbinare a un pavimento effetto legno – così come a un bagno con parquet - c’è il marmo chiaro, tornato alla ribalta negli ultimi anni.

Alternativa economica a quest’ultimo può essere il gres porcellanato effetto travertino o onice, che permette di non rinunciare all’aspetto ricercato che il marmo regala all’ambiente.

Altra via da seguire è quella delle mattonelle per bagno di colore bianco. Ideali per un bagno in stile scandinavo, richiedono qualche attenzione in più sul piano della pulizia.

 

Piastrelle adatte a un bagno piccolo: quali scegliere?

In quanto alle piastrelle consigliate per un bagno piccolo, vale la regola per la quale è bene preferire mattonelle grandi – da utilizzare anche per un rivestimento uguale al pavimento -che ci consentano di allargare visivamente gli spazi e con pochissime fughe.

I colori adatti sono quelli freddi o anche semplicemente il bianco il quale, più di qualunque altro, ci regala l’idea di ampiezza. In questo caso, però, è bene spezzarlo per non correre il rischio di ottenere un ambiente asettico.